
Questo posto chiude per una settimana. Ci si vede poi.
Auguri a tutti, soprattutto quelli che non ho citato qui sotto.

Oggi su Nòva, inserto tecno creativo del sole24, è stata pubblicata la mappa della blogosfera italiana. Un lavoro di non poco momento realizzato da Ludovico Magnocavallo, il titolare di qix ideatore e animatore del progetto di Blogbabel, la classifica multidimensionale e problematizzata della blogosfera locale.

Queste gare a chi osama di più per avere uno straccio di visibilità sono patetiche. E significative. Questi davvero rivogliono la censura e sono loro a gettare il discredito sui professionisti laureati e vincitori di difficili concorsi.
Questo posto si è spesso schierato in modo partigiano contro certa moda tecno-complicatistica che costituisce buona parte della barriera digitale. Non poche volte si è fatta facile ironia su di una ditta con posizione dominante, facendo intendere che in fondo il divario tecnologico avesse lì buone radici e che poi prosperasse tra ignoranza e millantata scienza.
Il capo ha fatto quello che si chiama un ampio discorso (link per chi ha adsl, pazienza, non è allergico a Wmp e solo nei giorni feriali) un po' meccanico, ma con una bella e applaudita chiusura in difesa dell'università pubblica. Massimo Marrelli ha spiegato bene il valore dell'istruzione per una società meno immobile e più equa. Presidente muto.





David Sifry, fondatore e Ceo di Technorati, ha pubblicato il 6 nov. il suo rapporto sullo stato della blogosfera. Oltre ai dati sulla crescita, sull'aumento della frequenza di aggiornamento, sul ritorno dei siti dei media tradizionali e sul ridimensionamento relativo dei blog, il rapporto contiene anche una indicazione sulla suddivisione linguistica dei blog. L'inglese appare incalzato dal giapponese e l'italiano conterebbe per il 2%. Sono dati in apparenza poco solidi, ma comunque indicativi della rilevanza della questione linguistica. E su questo torneremo.
S. Giovanni a Teduccio è un pezzo di Napoli che una volta, per un secolo circa, è stato industriale. Una volta c'era la Cirio, ora c'è la centrale elettrica di Vigliena che caccia fumo e ci sono anche altre cose che non profumano. Ma a S. Giovanni c'è ancora il mare, un mare particolare, dove non vanno i signori, un posto dal quale i ragazzi di S.Giovanni possono guardare lontano, tra la ferrovia e il porto.
Sior siori, non siamo venuti in questa pubblica piazza...
"Come è anche ovvio, i siti piu importanti - Aol, Yahoo!, Go, Netscape, Microsoft - catturano percentuali sempre piu grandi di persone che viaggiano sul web."
Come alcuni di voi sanno, lavoro in una ditta di grandi dimensioni che opera nel settore del terziario avanzato. Ma non proprio molto avanzato, si rischia di sbilanciarsi in avanti. E di rimanere scoperti al contropiede avversario, meglio usare prudenza.
Insomma, sembrava una minaccia, ma era solo uno scherzo: non esiste nessun servizio, o forse esisteva, o chissà.
Come vedete, a volte capita pure che una mail ci metta tre giorni a fare venti metri, ad andare da un utente a un altro dello stesso dominio. Si erano già innescati i soliti reciproci sospetti: "non sa inviare la posta", "l'ha buttata per non affrontare il problema".
Non è consuetudine di questo posto riprendere tale e quali le cose scritte da altri. Ma l'articolo di Enrico Pugliese, uscito ieri sulla prima pagina de "il manifesto", mi sembra che sia molto importante, da conservare. Si può leggere sul sito del giornale per una settimana, a me è sembrato che meritasse una vita un po' più lunga, che ci si possa ricordare anche tra qualche mese. 
Da un po' di mesi, o anni, insomma da quando è mondo, corre una certa polemica tra chi dice certe cose e alla fine si sente autorizzato a dirle e chi invece non appartiene a quel gruppo e le cose le vuole dire lo stesso. E' una questione che si complica un po' quando il medium non è più la voce (unplugged), ma si passa alle armi di distrazione di massa: giornali, radio, tv ecc.
A Milano, sabato 30 settembre, c'è stato Bzaarcamp. Una discussione, un forum, un bazar collaborativo, uno scambio di idee. Con delle regole, quelle di BarCamp.




Se si hanno a cuore le sorti di un giovane e si pensa di avere una certa conoscenza del mondo è molto probabile che lo si consigli di fare esperienza lontano da casa. Se quel giovane è meridionale, è probabile che ci abbia già pensato da solo e sia andato a lavorare o a studiare altrove.








Oggi, appena acceso e connesso il mio trappolik, mi sono accorto che c'erano novità. La presentazione di S. Jobs di ieri non era stata all'altezza delle aspettative: apparentemente molto fumo e un solo prodotto nuovo, molto potente, molto caro, ancora acerbo: un portatile da 2500$. E' il primo mac con il processore intel. Questa la vera notizia, già scontata, ma non meno importante: durante l'anno saranno via via sostituiti tutti gli altri modelli con i corrispettivi intel-inside. Sul portatile di punta gli incrementi di potenza sono di circa 4 volte, questo significa una forte sfida agli altri produttori di trappolware: i mac sono sempre più potenti e semplici, orientati a produrre contenuti da condividere in rete. Ma non ho visto tutto il keynote - vale la pena di dare uno sguardo: è un piazzista di livello ipersonico - e non ho colto che c'erano aggiornamenti software molto consistenti anche per le macchine "vecchie". Bene, il mio trappol invece se ne è accorto e ha provveduto subito a chiedermi se voglio aggiornare il sistema, il sw della batteria ecc. Questo fatto che gli aggiornamenti, anche dei singoli software, siano proposti in automatico è importante ed è alla base di un altro annuncio finto mancato, quello di Google.
