settembre 26, 2006

Caro collega

A Napoli c'è un certo disagio per alcune polemiche relative al destino presente della città e dei suoi abitanti. La cosa viene vissuta da tutti a cavallo tra i media e l'esperienza reale. Del tipo: "Ho visto al tg quello che hanno ferito sotto casa". Una buona occasione per segnalare un meritevole blog che da anni tiene gli occhi aperti e documenta: Napolionline. E una buona occasione per diventare noi i media.
Nel frattempo un'sindaco (vuole essere chiamata così, ma siccome è donna allora ci metto l'apostrofo) continua a dire che la città non va denigrata, che è altro, che è altrove...
Stamattina una signora un po' esasperata, con l'aria da professoressa universitaria si sfogava con il mio amico editore-libraio sul fatto che tutti parlano delle responsabilità della camorra, ma nessuno parla di quelle delle classi dirigenti, che forse è meglio definirle dominanti. Il libraio-editore abbozzava, lui si che li conosce i professori. E chiuderei qui per carità di patria.
Se non fosse che ieri sera a "Striscia la notizia"(filmato) viene incastrato un neurologo, un docente che dovrei chiamare collega, che fa una finta visita con certificato per 50 euro. I soli 50 euro spiegano la totale normalità e banalità del fatto. E ci volevano i comici per dirlo a chiare lettere.
Per fortuna Trombetti, il rettore, ha detto quello che in molti abbiamo pensato e che più spesso dovremmo pensare: «Mi vergogno, non ho parole. La risposta sarà di fermezza assoluta».

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