gennaio 28, 2008

Stupore 2.0


Non so se sia una svolta epocale. Non so nemmeno quanto possa rappresentare l'inizio di un nuovo modo tra chi scrive sui giornali e chi no.
Ma certo non è comune che sulla versione on-line di un grande giornale si parli di fonti, di regole sull'uso di quello che è in rete; di come la messa in comune di informazione non significhi che quelle informazioni provengono genericamente "da internet" e non piuttosto da persone che quelle informazioni hanno elaborato, creato, modificato.
Marco Pratellesi con le sue scuse e i ringraziamenti ha colto l'occasione per essere corretto e recuperare credibilità e autorevolezza al Corriere. Dicendo che il grande giornale ha sbagliato ha fatto finalmente una mossa diversa in mondo che di solito si è sempre arroccato quando veniva criticato, specialmente quando le osservazioni venivano da persone qualsiasi, quelle che ora si chiamano blogger.

Pubblica il post. E poi?


Ecco quello che succede quando premiamo il tasto Pubblica del nostro blog sappiamo (o dovremmo sapere) che si sta per mettere in moto un meccanismo complesso, che stiamo pubblicando in modo molto più pubblico, allargato e stabile di quanto non accada quando capita di scrivere qualcosa sulla carta stampata, un giornale per esempio.
Ma di solito prevale il senso di familiarità con i nostri pochi lettori-amici, la voglia di avere una conversazione quasi confidenziale, se non intimistica.
Così capita di dimenticarsi del web, di rimanere stupiti nel trovarsi scavati da google o citati - e magari travisati - in posti lontanissimi.
A volte quando incontro qualcuno che mi dice di leggere -eroico- questo cosino, mi viene quasi un moto di gelosia.
Wired ha pubblicato un cartogramma in flash che illustra molto bene il ciclo di vita, tutta la complessa vicenda di reazioni, automatiche e non, che scateniamo senza saperlo ogni volta che premiamo quel tasto.