novembre 03, 2006

Terziario avanzato, anzi rimasto

Come alcuni di voi sanno, lavoro in una ditta di grandi dimensioni che opera nel settore del terziario avanzato. Ma non proprio molto avanzato, si rischia di sbilanciarsi in avanti. E di rimanere scoperti al contropiede avversario, meglio usare prudenza.
Per esempio, su questa cosa delle tecnologie dell'informazione, del web, l'attenzione è giustamente limitata al minimo. La principale funzione del web è quella di averne uno per poter dire su altri media (quelli che contano: i giornali locali, il tg regione) che ce l'abbiamo anche noi.
Il web è una cosa con cui si possono fare tante altre cose, per esempio offrire servizi, informatici si intende. Per esempio delle liste di distribuzione per far circolare mail tra i dipendenti. Bene , utile e moderno, ma... non esageriamo, infatti:
Il messaggio deve essere inviato direttamente alla lista scelta. Tutte le mailing lists residenti sui server sono moderate; ciò richiede necessariamente un tempo tecnico per il controllo dei messaggi prima del loro inoltro. Pertanto gli utenti che desiderano farne uso sono invitati ad inviare i messaggi da distribuire con almeno tre giorni lavorativi di anticipo, in modo da consentire il regolare svolgimento delle procedure di approvazione ed inoltro.
Avete capito? Per inviare una mail bisogna aspettare tre giorni. Lavorativi, si intende, e siccome lavorare è fatica allora può succedere che corrispondano a qualcosa di più di quattro giorni solari in un posto in cui nei prefestivi a volte va via l'energia elettrica già dal pomeriggio. Il tempo fugge e voi mica vorrete far aspettare tre giorni i destinatari, no! Badate piuttosto di fare la richiesta tre giorni prima e vedrete come i server saranno puntuali nella consegna. Se però vi attardate voi, allora... Già state cominciando a sogghignare, vi sento: posta elettronica o posta a vapore? Sbagliato, perchè se proprio "desiderate farne uso" e fate click, allora ecco cosa compare da tre giorni, e chissa da quanto.Insomma, sembrava una minaccia, ma era solo uno scherzo: non esiste nessun servizio, o forse esisteva, o chissà.
Le tecnologie informatiche sono un potente fattore di innovazione. Una delle conseguenze che hanno accompagnato la loro introduzione è la riduzione dell'occupazione, l'aumento della produttività. Per realizzare questi e altri capolavori tecnologici nella mia azienda ho contato che sono occupate non meno di novanta (90) persone. Forse Google ne occupa di meno.
Trovarsi a cadere fra le braccia di Pietro Ichino non è un bella sensazione. Ma questi ti ci spingono.
Nel mondo di fuori le aziende concorrenti invece usano il web per quello che ha da offrire, che è già pronto e familiare (e gratis) per tutti. Questa ditta usa iTunes, una cosa di musica per giovani, per diffondere musica e conferenze e lezioni. Quest'altra ditta invece usa Google Video per mostrare a tutti lezioni e conferenze.
Come dice Nicholas Carr, citando Andrew McAfee:
"Everyone who has studied companies’ frustrations with IT argues that technology projects are increasingly becoming managerial challenges rather than technical ones." Success hinges, in particular, on how well you manage IT's "organizational complements" such as the design of processes, the rules of governance, and the talents of people.
Da noi invece la frustrazione da IT non si studia, si fabbrica.

Aggiornamento (9 nov.):
i malanni che affliggono il reparto macchine della nostra ditta sono tanti e quelli relativi alla posta, come commenta qui d.l., sono quelli più fastidiosi, non aggirabili. Ma non bastano lo spam di varia natura e spesso endogeno, le locandine da sei mega a far perdere di vista le poche cose che servono. Come vedete, a volte capita pure che una mail ci metta tre giorni a fare venti metri, ad andare da un utente a un altro dello stesso dominio. Si erano già innescati i soliti reciproci sospetti: "non sa inviare la posta", "l'ha buttata per non affrontare il problema".
Ma si sa che il 1 novembre è festa. E pure i server si devono riposare.

Vorrei smettere, ma non ci riesco: questa centrale nucleare a pedali di cui stiamo parlando è raggiungibile solo con il telefono, un numero di fax e un numero denominato HelpDesk, al quale risponde... un fax. Loro lo sanno bene che della rete è meglio non fidarsi.
Per questo si sono chiamati "Indagine sulla scena del delitto"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Una segnalazione per max-web e i suoi studenti:
http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/scienza_e_tecnologia/google5/google5/google5.html

Anonimo ha detto...

lascia perdere le altre ditte, in quella dove lavoro (anche?) io, mi piacerebbe che almeno li usassero i
>tre giorni lavorativi di anticipo,
>(per)...il regolare svolgimento delle
>procedure di approvazione ed inoltro.
Visto che (quando funziona) è tutto un circolare di locandine e inviti pesantissimi, in duplice copia talvolta (ti dovessi perdere il pdf, puoi sempre guardare il jpg).
Ovviamente essendoci una policy che fissa un massimo di 50k per gli attach e in teoria anche qualche limite per i contenuti (donde i tre gg di cui sopra) ...

D'altra parte, nella mia nuova filiale i computer non abbondano: non avendo mai sentito parlare di wireless, negli open space i progettisti hanno previsto delle canalizzazioni per i cavi, ma i cavi non ci sono (ancora?)
:-(