settembre 26, 2006

Cosa cerca chi e da dove

Le ragnatele rendono pesante l'incedere. Le pulizie di pasqua sono lontane. Per fortuna c'è fzzzzzzz che mi fa domande.
Si tratta di questo: Repubblica (.it) ha questo articolozzo su certe meraviglie di Google, che riesce a dirci quali sono le "parole chiave più cercate nelle varie città italiane". Interessante, se non fosse che la notizia, nella scia di una pluriennale tradizione della testata, viene data come calata dal cielo, anzi di seconda mano, si cita un giornale spagnolo, ma un link, un riferimento una qualsiasi di quelle cose che fanno di internet una cosa diversa dal telefonino, dal giornalino... No, sarebbe chiedere troppo.
La principale caratteristica del nuovo web, la forza dei motori di ricerca sta nel fatto che ci danno risposte e che nello stesso tempo imparano dalle nostre domande. Sapere cosa chiedono le persone è conoscenza di livello superiore al saper dare le risposte. Google ci restituisce in forma aggregata una parte dell'enorme patrimonio che noi gli procuriamo usandolo. All'inizio fu Zeit Geist. Lo spirito del tempo. Le parole più cercate danno il polso della situazione, sono le cose desiderate. Google zeitgeist è un indicatore di quello che dal 2001 passa nella testa dei nostri compagni di pianeta, dall'Argentina al Vietnam. E a luglio nella testa degli italiani passavano ovviamente il mondiale, Cannavaro e Zidane, ma anche sorprendentemente i traslochi a Trento. Tanto per ricordarci che non bisogna poi fidarsi troppo. Nel frattempo in Usa la parola di luglio è "whale tail". Nel senso poco oceanografico spiegato da Wikipedia e illustrato da questo video di Current, la tv di Google.
Ma quello di cui si parlava sul giornale cartaceo messo in rete è Google trends. Ovvero un passo in più, la possibilità di vedere come si evolva la popolarità di una chiave di ricerca nel tempo; come i picchi corrispondano o meno agli eventi salienti e agli articoli sulla stampa. E oltre alla distribuzione nel tempo è possibile avere la localizzazione delle ricerche per città, per paese e per lingue. Infine se si inseriscono due termini, abbiamo il confronto. Così è possibile lanciarsi in sfide sportive e filosofiche, Valentino Rossi contro Capirossi, Maradona è megl' e' Pelè (ma Pelè soffre per la lettera accentata), provate Cannavaro, inverno o estate, vita o morte, pari o dispari, uomo o macchina. E via così.
A proposito se cercando tra i risultati per città vedete spesso comparire Pomezia, sappiate che lì si trova un "Internet Data Center di I.T. Telecom".
Fine del primo post a richiesta e con dedica alla fascia di ascolto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho scoperto Google Trends per caso la scorsa settimana e ne sono rimasto così colpito che ho anche scritto un breve appunto... dopo aver letto questo post, mi sono reso conto che non stavo enfatizzando troppo questo applicativo. A questo punto, ci tocca scrivere una cosa insieme!!!
f.p.

Anonimo ha detto...

ci ho messo un po', ma poi ho capito:1) che cliccando sul disegnino si ottiene il collegamento con l'utente anonimo. 2) che mi rispondevi "about" google trends, e non "through" google trends.
Comunque grazie. E' un ottimo modo di incantarsi nel web. sesso/amore; boletus/amanita; vino/birra...Allora ti faccio un'altra domanda:
posso risalire al percorso che fanno i misteriosi visitatori del mio blog (senza scaricare troppi programmi)?