novembre 07, 2005

Dinosauro a chi?

Sabato, preso da sacro furore e rendendomi inintellegibile ai più, ho dato del dinosauro a Internet Explorer e per estensione alla Microsoft. Dinosauro è uno dei peggiori insulti in un ambiente in cui è tutto un evocare leggerezza, innovatività, cooperazione. Di solito questi insulti vengono lanciati da chi osserva la distanza tra quei valori evocati e la pesantezza delle pratiche di business. E' chi si sente Davide a dare del dinosauro ai vari Golia della conoscenza e dell'informazione. Mai si immaginerebbe il contario.
Invece il Dinosauro per eccellenza, appunto Microsoft, sta da alcuni mesi insultando i propri clienti dandogli appunto dei dinosauri.
La geniale trovata sta in una campagna pubblicitaria che sicuramente avrete visto, si chiama Evolve è ha anche una sua versione animata sul sito Microsoft.
Evolvere è una cosa buona e positiva in se', ma qui per Bill Gates significa molto brutalmente e banalmente: comprate la nuova versione di Office, quella che vi abbiamo rifilato pochi mesi fa in realtà fa schifo. Se non lo fate, peggio per voi, rimarrete dinosauri. L'ennesima stucchevole colpevolizzazione degli utenti.
Come si fa a essere così ipocriti da predicare prima la customer satisfaction, l'empowerment dell'utente, e poi un giorno ti chiamano pirata e quello dopo dinosauro.
Nessun senso di autoironia, il dinosauro invece sono sempre più loro, a dispetto dei profitti altissimi (oltre il 30% del fatturato nell'ultimo trimestre).
Va infine sottolineato che nell'America di Bush la Teoria del'evoluzione sta diventando sempre più una teoria, nel senso di un'ipotesi, che vale quanto la tesi creazionista, quella del serpente e di Adamo ed Eva. Il risultato è che apparentemente ad un pubblico americano la frase "dinosauro evolviti" sembra una battuta spiritosa. Si sono persi la puntata della estinzione di massa della fine del Cretaceo. Ehi Redmond, sveglia! Se continuate a trattare i vostri clienti da dinosauri, è più probabile che si estinguano piuttosto che evolvere!
Neanche a farlo apposta anche Ibm, che di pachidermi e colossi se ne intende, ieri pubblicizzava la nuova versione di Lotus Notes con un dilofosauro. Solo che il bestione era evolutivamente destinato a soccombere sotto i cazzotti di una soddifatta cliente ibm in guantoni gialli.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non so se può essere di consolazione ma 6 mesi fa ebbi due incontri: il primo con molti personaggi del marketing di Microsoft Italia e il secondo col responsabile del SAM (che sono quelli dell’antipirateria, software originale).
Discutemmo della campagna del dinosauro e.. udite udite.. non piaceva a nessuno di loro.
Quelli del marketing mi dissero che è stata imposta dagli USA e che loro la subiscono mentre il resp. di SAM mi disse che personalmente non la gradisce ma se può servire a “bonificare” il parco installato allora tutto può andar bene….
FDS

e.r. ha detto...

Grazie infoit, massy e fds,
mi confermate che la cosa è di grande interesse. Stiamo assistendo a scontri di grande rilevanza, che probabilmente decideranno gli assetti della comunicazione dei prossimi decenni. Gli argomenti sono tutti di elevato profilo teorico e quindi per noi quasi irragiungibili. L'apparente tendenza verso assetti monopolistici che si manifesta nel settore. Il fatto che il monopolio e in generale gli atteggiamenti voraci nascono da logiche di mercato e finiscono per distruggere il mercato. La sorprendente vitalità della società e dei processi di innovazione.
Insomma forse ci fregheranno la conoscenza, ma la battaglia sembra tutt'altro che decisa e vale la pena di guardare e forse anche di partecipare. Come si dice... "lieto della conoscenza".