maggio 25, 2005

Rossi-Doria ha cento anni


Oggi sono cento anni dalla nascita di Manlio Rossi-Doria.
Il professore Manlio Rossi-Doria è stato un uomo di grandissima importanza. Per la cultura italiana, per il Mezzogiorno, per l'università di Napoli e un poco anche per la mia vita. Rossi-Doria insegnava economia e politica agraria a Portici, nella facoltà di agraria e lì ha trasformato quello che era un istituto universitario qualunque in un moderno e efficiente centro di ricerche e di alta formazione dedicato ai temi della questione meridionale. In quel quel centro hanno studiato generazioni di economisti, sociologi e statistici. Per entrare e conquistare una delle venti borse annuali valeva solo il merito e la selezione era durissima. Arrivavano dalla Calabria e dalla Basilicata, ma correvano anche dal Nord. Era un semplice istituto, con pochi finanziamenti, ma riusciva a fare alta formazione nel modo in cui poi tutti avrebbero detto di voler fare.
Rossi-Doria non temeva la tecnologia, anzi avrebbe molto apprezzato le possibilità che offre il web. Era un grande studioso, ma pensava che prima di parlare di agricoltura bisognasse sporcarsi le scarpe di fango, vedere da vicino, parlare con le persone. Era un accademico, ma pensava che schierarsi fosse un dovere: prima contro il fascismo - e pagò con il confino e l'arresto - poi per le riforme - e lavorò per la riforma agraria e contro i nuovi baroni. Era un uomo temuto per la sua autorevolezza e amato per la sua simpatia. Ha scritto saggi fondamentali per l'analisi del Mezzogiorno, ma ha lasciato anche un bellissimo volume di fiabe. Sarebbe bello che ne nascessero altri.
Qui una sua breve biografia (word 32Kb)

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