novembre 21, 2007

La killed application


Le tecnologie multiscopo (GPT, general purpose tech.) sono tali perché costantemente reinventate dall’uso.
Per questo è interessante leggere le trasformazioni della costruzione sociale di senso intorno alla tecnologie nei momenti in cui esse vengono sottoposte a particolari stress.
Un caso di studio interessante per l’utilizzo delle logiche comunicative, dell’uso dei supporti linguistici e della prosopopea fumogena di scuola steampunk è ancora una volta fornito dalla locale centrale di smistamento di quella che alla fine del secolo scorso venne chiamata “la” killer application, ovvero la più utile.
Capita infatti di svegliarsi in una mattina di autunno e di ricevere un messaggio, e poi altri due, del seguente tenore e che qui ci permetteremo (con il dovuto rispetto) di glossare dando voce (nel rispetto della privacy) a individui e istituzioni:

Si comunica che alle ore 19.30 del 13.11.2007 si è verificato un guasto irreversibile al sistema di posta elettronica. Il personale del CCCP (Comando Centrale Comunicazione Postale) ha attivato la procedura di recovery, ripristinando sia le funzionalità ordinarie del servizio di posta sia attivando il recupero dei dati, che sarà ultimato nei tempi necessari (previsione di massima: 1 settimana)
  • Il cittadino si chiede: se è irreversibile perché mi fate cercare sul vocabolario “recovery”?
  • La nazione si chiede: in una settimana di massima, lo sapete quante persone si suicidano di minima? Oggi come oggi, intendo. Non sarebbe meglio che si recovery qualcun’altro?
  • Il dipendente non si chiede nulla, rinuncia ai convegni, manda due gestacci ai laureandi e visto che c’è si nega pure al citofono.

Gentile utente,
nell'ambito delle attività di recupero delle caselle di posta la
informiamo che il giorno 19-11-07 a partire dalle ore 21.00 sarà
effettuato un indispensabile intervento propedeutico al ripristino totale.
Tale intervento potrebbe comportare la riproposizione dei messaggi
ricevuti a partire dal 14-11-07.
Ci scusiamo per il piccolo disagio.
  • Il cittadino si chiede: perché mi fate comprare il vocabolario di inglese se poi non mi date più gli esercizi?
  • L’utente si chiede: perchè mi definite gentile? Forse perchè mi avete sottratto la ragion d’essere etimologica?
  • Il dipendente, non sentendosi chiamato in causa ed essendo gentile di famiglia, non si assume responsabilità e prosegue nella navigazione a vista: macchine avanti adagio, quasi ferme
  • Il disagio invece si inalbera: piccolo non glielo aveva detto mai nessuno.

Si comunica che dal 20-11-07 ha avuto inizio l'ultima fase di recupero totale di tutte le caselle di posta. L'algoritmo di ripristino è sequenziale e seguirà l'ordine alfabetico. L'utenza avrà ripristinata automaticamente tutte le funzionalità della propria casella di posta. L'inevitabile incidente comunque ha confermato l'efficacia delle procedure di backup e ripristino messe in atto dall'Area sistemi di elaborazione. Si ringrazia per la collaborazione.

L’ufficio della pianificazione centrale sorride: avete visto, ve lo avevano pur detto che ci voleva esattamente una settimana, no?
Il cittadino corre a comprare la garzantina di scienze matematiche per cercare, intimorito, “algoritmo sequenziale”. Ma gli dicono che basta il vocabolario: è alfabetico.
Il Cugri (Centro interUniversitario per la previsione e prevenzione dei Grandi Rischi) si rabbuia: “incidente inevitabile” lo dici al tuo Sysadmin.
Il solito professorino dalla matita rossa sfoga la sua frustrazione ammiccando ai colleghi: “l’utenza avrà ripristinata le funzionalità” hehe.
I modesti, e in genere chi sa apprezzare l’amaro Montenegro, si soffermano a commentare “l’efficacia delle procedure messe in atto”. Al terzo giro di amaro il compiacimento cresce e scappa anche un “però oltre che bravi, abbiamo avuto anche culo, poteva andare peggio”.
La collaborazione, ringraziata, si schermisce e invita sul palco in ordine alfabetico: l’Algoritmo, il piccolo Disagio, il guasto Inevitabile e suo fratello Irreversibile. Ultima fase non ritira l’applauso perchè ha appena avuto inizio.

Update, 23 nov - Il piccolo disagio si è materializzato nel mio client di posta con 590 messaggi tra non recapitati, duplicati ecc. Mi stavo giusto chiedendo come passare il fine settimana. La noia di certe domeniche infatti...

A questo punto, per assecondare le esigenze dei colleghi storici e le mie di precostituzione del dossier per la richiesta di prepensionamento per lavoro esasperante, vale la pena anche di ricordare le precedenti puntate d'entusiasmo.

Sulla disinvoltura nell'inviare tutto a tutti
(feb. 2007)
Sulle esigenze di comunicazione intra-aziendale (gen.2007)
Sulla responsabilità sociale dell'impresa formativa (gen 2007)
Sull'uso aziendale dell'email (nov. 2006)
Sulla sicurezza nelle comunicazioni email (gen. 2006)
Sulla flessibilità d'uso dei siti aziendali (gen. 2005)

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Bentornato Max,
la tua presenza al nostro fianco, mentre vegliamo caselle di posta sofferenti e con dita polverose sfogliamo vecchi dizionari di inglese per trarne auspici favorevoli, ci conforta.

Anonimo ha detto...

E' più importante quello che si scrive o quello che si legge?
In questo caso credo (se ho ben capito il sender del message) che chi scrive si senta a disagio, e manifesta una certa sudditanza psicologica che mi sfocia, inevitabilmente, in un techno-junk-writing. Abbellendo con termini inutili, ripetitivi_barra improbabili una comunicazione altrimenti estremamente semplice: Huston abbiamo un problema...

Anonimo ha detto...

sono interventi come quelli di forwardami tutta che ci rafforzano nel nostro fare; la conferma, sia pure indiretta, di quale possa essere il disagio che si vive con le mail gonfie di spam.

Anonimo ha detto...

Quando un incidente è stimato inevitabile con tutta probabilità era programmato da tempo! E forse anche l'algoritmo era programmato per fare casino a partire dalle lettere E. R.
Ah, è vero, quell' amaro è un' insulso e molesto sciroppo...

Anonimo ha detto...

che "chiul", solo 590? io ho dovuto (sono solo all'inizio) cominciare a disfarmi di ben 4500 8circa) messaggi "ripristinati". ho chiesto un prestito (alla mia pazienza): mi disfo di 100-200messaggi al giorno, nei ritagli di tempo. ... sono sicuro di farcela per l'anno nuovo... e che intanto non mi recoveryno da qualche parte

e.r. ha detto...

@ Anonimo delle 4500. Ma davvero sei lì a cancellare? Che client usi? chiama che ti do una mano. In ogni caso io cancello dal server dopo 20 giorni: magari è imprudente, ma in questi casi fa la differenza.
@ tutti gli altri: forza, cerchiamo adesso un buon motivo per tirarci su. Per esempio, è vero che quei router WiFi prima o poi funzioneranno?

E.M. ha detto...

Io avevo solo 100 messaggi arretrati...
Però c'è da dire che sono un novellino. Vi sono vicino.
P.S. "Questo messaggio si autodistruggerà automaticamente tra 7 secondi. In caso contrario si prega di riporlo nel cestino. Grazie!"

Anonimo ha detto...

Lo so che è un po' fuori argomento, ma tu che antivirus usi? Qui siamo un po' ammalati. Passare a mac?

e.r. ha detto...

@ Haiku (che tanto non ci si legge)

Il viver sano dipende molto dalla prudenza e dalla irreprensibilità delle condotte (di e-vita).
Certo che con un mac si paga di più, ma ci si dimenticano molti problemi e sicuramente i virus. Per ora.

E.M. ha detto...

A quelli che come me utilizzano ancora windows mi permetto di consigliare A.V.G. free edition (gratuito con aggiornamenti quasi giornalieri compresi) e Sygate personal firewall (gratuito e "leggero"). La loro accoppiata è vincente: io ho tre virus in casa (i miei genitori e mia sorella) e in tre anni non sono riusciti a fare danni al mio PC. Quale test migliore di questo?

Anonimo ha detto...

People should read this.