Nello scorso luglio Vittorio Zambardino ha acceso un polemicone (
flame) in rete sui corsi laurea nuovi per antonomasia, quelli di Scienze della Comunicazione, il titolo è senza fronzoli:
Ragazzi miei, scienziati della comunicazione immaginari. Zambardino, dalla prospettiva duplice di giornalista e di docente, ha detto cose radicali e insieme spesso vere. Questi corsi sono estremamente interessanti, su di loro, su questa
Ikea di università, convergono molte delle critiche sulla riforma dell'università. E da qui partono anche
le riflessioni più serie sul ruolo dell'università oggi, a partire da quelle di Abruzzese.
L'attività di questi corsi è poliedrica e il loro numero considerevole (74 - fonte:
Mds). Alcuni, come Padova, fanno il
bilancio di una attività decennale, e della collocazione professionale dei laureati.

Altri, ormai quattordicenni e perciò forse in piena tempesta ormonale, hanno la folgorante idea di ripescare l'ultimo dimenticato e di riportarlo sul degno piedistallo: la cattedra. Dicesi sdoganare.
Ma dove lo avete scovato raghezzi, non era meglio Banfi? No, troppo intellettuale: ha un
ottimo blog.
La
nota dell'ufficio stampa è un testo da collezione. L'evento è sobriamente presentato con originalità plastico-informativa di questo tenore: "prenderà il via il Festival di Sanremo, il più grande evento mediatico italiano, una miscela di musica e informazione capace di monopolizzare l’attenzione di milioni di telespettatori." E come ben sanno i possessori di ciclomotori, se prende il via la miscela...
Quindi Aragozzini, in persona, e dopo accademica prolusione titolata "Dalle colombe che volano al becco dei piccioni", incontrerà i giovani laureati iscritti alla scuola di giornalismo e dall'alto della sua esperienza di organizzatore del festival negli anni di tangentopoli potrà svelare i segreti del giornalismo ai giovani virgulti.
Peccato non poter essere lì con Adriano, ma vi prego fate assolutamente un giro sul suo sito, c'è da
rimanere abbagliati.
E così vi ho svelato perchè dopo la chiusura delle dogane stamperanno anche
l'ultima copia del New York Times.