settembre 05, 2007

Un visionario saldamente ancorato


Domani è giovedì, il giorno in cui almeno una volta la settimana va comprato"il manifesto", per le pagine di chip & salsa. Ma domani per la prima volta non ci saranno articoli di Franco Carlini che quelle pagine ha inventato e con quelle pagine ha fatto crescere più di ogni altro la cultura di internet in Italia. Franco Carlini è scomparso esattamente una settimana fa ed è stata una perdita notevole per la sua capacità di analisi per la passione che ha trasmesso a un grandissimo numero di persone. Leggere un articolo di F.C. o ascoltarlo alla radio dava a chiunque la goia di capire, immediatamente, le questioni scientifiche più complesse e le loro implicazioni nella vita delle persone. Anche quelle poche volte in cui parlava di cose a me già note, mi colpiva l'originalità del suo punto di vista. Franco scovava notizie e tendenze e dava sempre interpretazioni originali e non banali su un ventaglio vastissimo di questioni scientifiche, che avevano però tutte a che vedere con la conoscenza, il benessere, la libertà di tutti. In definitiva con la non neutralità della scienza e della tecnica.
Il suo ultimo articolo su "il manifesto" parlava dell'evoluzione dei servizi di posta elettronica, ironizzava su chi ne annunciava la fine e si concludeva così:
"E' la conferma che le tecnologie si propongono, ma poi vengono plasmate dall'uso di massa".

Una delle cose più belle su di lui l'ha scritta Vittorio Zambardino.
Il suo blog, Chips & Salsa (alla fine ne ha aperto uno anche lui che era scettico) contiene molti dei suoi articoli. Oltre alla pagina di Wikipedia a lui dedicata, notizie su di lui e sul suo lavoro si trovano su VisionPost e su Totem, sue creature.
Da nessuna parte invece trovo i suoi vecchi articoli sulle montagne, sul senso e sul piacere di salirci.

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

sì. poi resta quel problema dei blog che continuano a vivere di vita autonoma, e non si sa se questo è più una specie di omaggio o una cosa triste...

bentornato, comunque (finalmente), mi mancavi...

e.r. ha detto...

I blog delle persone che non ci sono più sono una cosa cui non siamo abituati. Ma è solo una lieve sfumatura di permanenza al di quà cui presto ci abitueremo. Certo occorrono codici e anche cura delle cose che non hanno più proprietà, ma in fondo i blog saranno come le foto, i film, i libri: ricordi.

Anonimo ha detto...

Quoto daniela al 100%, ho cliccato il pulsantino per scrivere praticamente la stessa cosa. Aggiungerei solo una cosa per il tuo trastullo: Cannondale Hooligan.