maggio 28, 2007

Cari Ladri

Stamattina avevo lasciato perdere: visto il clima cittadino pensavo che si trattasse della solita prosa politico-grillina. Invece no, si tratta di ex ladri di polli, oggi trasferiti sul ramo tech.
Trascrivo perché rimanga traccia:

Cari Ladri,
dalla nostra scuola "G. Oberdan", vico Carrozzieri, avete rubato tutti i nostri computers, compreso quello, di un bimbo diversamente abile, suo unico strumento di comunicazione con la maestra.
Perchè ci avete tolto la possibilità e la nostra voglia di usarli, di imparare e di crescere?
Perchè fate del male a noi e alla nostra scuola?
Noi siamo il futuro del quartiere e della città. un futuro non violento, di speranza, di solidarietà e di pace.

Non sono stato mai convinto dell'intrinseco valore pedagogico del pc e quindi diffido delle politiche di esposizione precoce al monitor. Finora sono servite solo a vendere a caro prezzo macchine e software obsoleti che poi comunque finivano per essere sottoutilizzati. Ma come tutti i giudizi sommari anche questo è sbagliato, almeno un po'. Infatti mi pare che in questa scuola, mio malgrado, si facciano cose buone col computer e, soprattutto, c'è qualcuno che (a parte accenti, virgole, maiuscole e altri gadget) sa scrivere in modo molto efficace. Cosa di solito rara.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravini, vero. Da me c'è un cimitero di computer, in questi giorni sono tutti in corridoio, pronti per essere messi nelle infinite cantine di Palazzo Pitti. Che farci?

Anonimo ha detto...

Mi sono commosso. E'stata la mia scuola per molti anni. Conosco le colleghe, la direttrice. Si sono dannati per avere buoni computer e fare corsi che avessero un senso per chi sta coi bambini.

Anonimo ha detto...

Esiste anche il noleggio (con tanto di assicurazione contro il furto). Credo che sia più interessante poter usare le tecnologie più che detenere la proprietà di oggetti che sono fortemente soggetti ad obsolescenza....
Ciao
FDS

Anonimo ha detto...

Cari tutti un episodio di inciviltà, uno dei tanti, che decora la città di Napoli.

Qualcuno potrebbe dire che "succede da tutte le parti del mondo", oppure "che ben altro sono i problemi" e cose simili... io sono indignato per questo episodio e per tutte le situazioni che fanno di questo città un posto dove i "forti" se la passano una bellezza e i "deboli" ne devono subire di tutti i colori...

Sul cosa fare pensateci un po' voi...

Anonimo ha detto...

Una tristezza ingolfata di malinconia a leggere certe notizie...anche se oramai siamo abbondantemente preparati a convivere con questi stati d'animo! Ciao

Tekno DMNK ha detto...

Questo non è che l'ennesimo furto di materiale informatico nelle scuole di Napoli e provincia... Per me l'unica soluzione per proteggere i computer (e quindi la possibilità dei ragazzi di poterli utilizzare) è un custode 24h/24 per ogni istituto...

Anonimo ha detto...

Insomma questa storia dei computer che scompaiono dalle scuole è davvero insopportabile. Non voglio allargare il discorso a tutti gli altri insulti che scuole, studenti e insegnanti si vedono arrivare addosso e a quelli che essi stessi si autoinfliggono: non ne usciremmo. Ma un pensierino su quale informatica per le scuole e che tipo di rapporto tra bambini e gadget elettronici forse va fatto. Per esempio sarebbe interessante utilizzare macchine in affitto, come suggerisce fds. Il pc scolastico quando non viene rubato si traduce comunque velocemente in pc obsoleto o rotto. Poi magari si potrebbe pensare a macchine più adatte alla scuola, meno costose, più solide, con software libero. So che queste cose vengono sperimentate da molti insegnanti appassionati e curiosi. Ma penso che siano pochi, poco appoggiati e che sganciare il valore del pc come strumento di apprendimento e comunicazione dal valore del pc come gadget (basterebbe togliere il lettore dvd) sia complicato e lungo, all'università lo è di sicuro. Nonostante tutta l'eccellenza scientifica e formativa i pc rimangono oggetti ancora estranei. Varrà la pena di parlarne qui.
Intanto in questa città in cui tutto quello che non è privato è del primo che sfascia le cose si fanno sempre più buie e faticose per quella maggioranza di persone che, nonstante tutto la mattina si alza e non va a rubare.

giovanni ha detto...

"se io fossi il presidente" cercherei di ottenere un bel numero di pc a 100 $
portatili e a manovella che dovevano essere destinati alle popolazioni in via di sviluppo.

n3m0 ha detto...

Sarebbe bello rimetterli in sesto ed installarci su linux.
Tutti quei computer vecchi possono essere ancora utili. Il politecnico di torino ha stabilito un record di trasmissione in banda larga wi-fi con dei 386!

e.r. ha detto...

@ David e a tutti:
se sapete di iniziative per il riciclaggio-revamping della catasta di macchine inutilizzate che ingombra ogni tipo di scuola, beh fatelo sapere.
Con i Pc vecchiotti si possono fare cose egregie: d'avanguardia come a Torino, ma anche più normali, si possono fare esperimenti, giochi, arte.

n3m0 ha detto...

purtroppo non so di nessuna iniziativa: posso solo dire che se mi dessero accesso ai vecchi pc potrei installarci su sw opensource e renderli dinuovo utilizzabili. In fondo con le ultime distribuzioni non bisogna essere dei guru...

Anonimo ha detto...

La tecnologia più in voga per recuperare PC obsoleti è la "virtualizzazione dei desktop".
Ciao
FDS

Anonimo ha detto...

Cos'è la "virtualizzazione dei desktop"???

Anonimo ha detto...

E' una architettura software client/server pura. Le elaborazioni avvengono sui serventi e i clients tornano ad essere "stupidi" come avveniva nell'epoca d'oro dei mainframe. Questa condizione permette di utilizzare il parco PC obsoleto con ottime performance. I vantaggi di questo tipo di architettura non finiscono qui ma vanno ben oltre..
Ciao
FDS

Anonimo ha detto...

Credo di aver capito... non proprio tutto, ma ho capito che con questo sistema, il mio vecchio PC deve solo riceve e visualizzare i "risultati" di elaborazioni che vengono fate in altra sede (e quindi non deve essere necessariamente altamente performante), dove invece si rende necessaria un'elevata capacità di calcolo. Giusto?

Anonimo ha detto...

Giusto. Se poi utilizzi i clients per semplici funzioni di office automation allora non serve neppure una capacità di calcolo stratosferica (lato server).