marzo 10, 2005

Brevetti, Ministri e Mangiacervelli

E' forse tempo di dire qualcosa dopo il lungo silenzio.
Molte sono le cose interessanti che stanno accadendo sulla rete e che meriterebbero una riflessione. Ad esempio l'eco crescente che hanno le questioni legate alla proprietà intellettuale. Il fatto che il Consiglio d'Europa abbia varato una direttiva per la brevettabilità del software, contro il parere espresso pochi giorni prima dal Parlamento europeo (si veda questa tabella riassuntiva). Il fatto che la cosa abbia indignato gli americani, i quali hanno una norma molto più stringente, ovvero che permette alle grandi multinazionali di brevettare qualsiasi cosa, ma che proprio per questo sono molto sensibili e speravano nell'Europa per vedere riaffermato il diritto alla conoscenza come bene pubblico. Ora dicono che la nostra non è una democrazia, se i voti del parlamento non sono rispettati dall'esecutivo. Ma la cosa è un po' complessa e forse meno grave del previsto secondo questo articolo di O'Reilly Policy devcenter.
Nel frattempo il nostro (nel senso di italiano) ministro alle tecnologie (che senza vergogna si è scelto come acronimo MIT, nel senso di ministero dell'innovazione tecnologica) il ministro Stanca dicevamo, si è prodotto in varie performance, neppure troppo malvage:
- il cosiddetto patto di Sanremo (scritto p@tto) che dovrebbe tutelare le case discografiche e che vieta molte cose, ma riconosce la non punibilità della condivisione della musica in rete e
- l'approvazione di un regolamento sulla applicazione della legge sulla accessibilità (n.4 del 2004) dei siti web, fatto significativo ma ignorato dai più.
Le cose sono ambedue importanti e, se avessi tempo e capacità, meriterebbero un approfondito commento.
Ma in questo periodo sto facendo altre cose, diverse e molto impegnative. Per questo concludo con un suggerimento.
Scaricare musica per uso personale non è quindi un reato (sembra), ma è un peccato non avere i tag in ordine, ovvero le informazioni sul brano, cosa che capita appunto a chi scarica dalla rete i files mp3. Da tempo io uso un sw che trovo molto comodo e che ho trovato segnalato da qualche parte (non ricordo se boigboing o melablog). Analizza la durata del brano, in millisecondi, e campiona il suo contenuto, lo confronta con un database molto ben nutrito e vi restituisce Titolo, Autore, Anno ecc.
Versione per Win e per Mac, si chiama iEatBrainz (lett. mangio cervelli), è sviluppato da una comunità di persone che lo rilascia con licenza Creative Commons, occupa poco spazio, ha un sito carino e soprattutto funziona.
Questo post è merito di M.C., cui dovevo una risposta via mail che è cresciuta e si è sprivatizzata strada facendo, e di MG85 che mi ha ricordato che ci sono persone che si aspettano di leggere qualcosa.

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