marzo 12, 2005

Googl-a-park

Da quando è stata quotata in borsa l’impresa fondata da Brin e Page ha accelerato la sua strategia di attacco: nuove funzionalità e acquisizioni di altre aziende. E’ quasi difficile tenere il passo. Chiunque parla di Google, può sembrare un fatto esclusivamente di moda, ma è invece utile seguire questa storia di successo per capire come e su quali basi si stia rinnovando un grande interesse verso Internet.
Google è una grande e potente multinazionale che ha un dominio quasi monopolistico del suo settore di mercato, ma per ora non si è alienata la simpatia o almeno la benevolenza di chi su internet fa opinione e che di solito è molto diffidente nei confronti dei potenti.
Google adotta strategie basate sulla soddisfazione degli utenti e con un approccio comunicativo molto poco aggressivo, ma pervasivo. L’arma letale di Google, quella che genera la maggior parte del fatturato sono gli AdSense, ovvero gli annunci pubblicitari che si adeguano al contenuto della pagina che li ospita, che vengono pagati dall’inserzionista in misura proporzionale al loro successo (visite originate dall’annuncio) e che pagano un diritto di affissione alle pagine che li ospitano. Gli adsense sono sulle pagine dei grandi siti (Corriere) e su quelle dei blog più sconosciuti. Il fatturato di Adsense è stato di $ 490 milioni nell’ultimo trimestre del 2004: il 48% del fatturato Google, una cifra del 92% superiore rispetto allo stesso periodo del 2003.
Le funzioni di Google riescono ancora a stupire (questo è l'elenco completo), sono tutte utili e non strombazzate. La cosa che colpisce è il costante uso minimalista della grafica, la massima attenzione alla funzione. Max Weber avrebbe detto zweckrational. Le 10 regole che si è data questa corporation andrebbero studiate a fondo, magari con un po' di spirito critico per questa mania americana dei comandamenti.

Anche le acquisizioni di Google sono in linea con il prodotto della casa madre. Penso a Picasa e a Keyhole. La prima è una applicazione che permette di catalogare, editare e pubblicare le proprie foto sul web, gratuitamente.
La seconda è un’applicazione che per 29 dollari vi fa planare a volo d’uccello su qualsiasi punto della terra. Raccoglie, indicizza e rende disponibili le immagini dei satelliti civili. Per una settimana è gratis e un signore, Alien Hunter, lo ha utilizzato per sorvolare Baghdad alla ricerca di informazioni sulla vicenda della sparatoria all’auto con Nicola Calipari e Giuliana Sgrena.
Keyhole è il buco della serratura e che il voyerismo sia implicito in queste operazioni non è oggetto di allusioni, lo si dice chiaro. Se vi piace fare di questi viaggi dalla stratosfera alla Terra, guardate questa mappa interattiva che vi paracaduta in Svizzera, fino a individuare i sentieri nei boschi, scrutare nei cortili delle case, curiosare, ma anche trovare la casa di un amico.
Insomma, avete capito, sembra un Lunapark, un Googl-a-park.

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