gennaio 27, 2007

Rimbalzi


Le cose scritte qui sotto hanno creato un certo scompiglio. Il tutto da quando sono rimbalzate sulla stampa. Prima B. De Fazio su Repubblica Napoli, poi A.L. su l'Espresso.
Quello che colpisce è che i giornali e i settimanali perdono lettori, ma non perdono peso nella formazione dell'opinione che le classi dirigenti hanno di sé stesse, nella funzione di "specchio delle mie brame".
Nel frattempo numeri crescenti di persone, di altre persone, formano la propria opinione altrove, per esempio su internet. Nel piccolo caso occorso a questo blog si è visto chiaramente che il problema è diventato tale nel momento in cui è arrivato sulla carta delle rassegne stampa e di converso il traffico che questo episodio ha veicolato verso questo blog (peraltro citato in tutti e due i casi e correttamente) è stato quasi irrilevante. Insomma due mondi quasi non comunicanti.
Cose che si sapevano, ma che è interessante osservare da vicino.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Com'è cambiato questo blog dal 1° giorno ad oggi. Dai primi timidi messaggi in "bianco e nero", all'"invenzione del colore" di oggi; e poi questo - lo sbarco sulla Luna :-) Complimenti all'astronauta E.R.

(e affetto)

Diego

Anonimo ha detto...

Su questo terreno, cioè, sul rapporto tra media tradizionali e le forme di comunicazione che si originano in Internet e sul loro peso nell'orientare l'opinione pubblica (ma anche l'agenda politica), c'è da fare una riflessione puntuale per descrivere in maniera strutturata i meccanismi che sono alla base di questi fenomeni che, a mio avviso, sono un indicatore - forse rozzo, ma molto rilevante - dell'arretratezza culture di Napoli e del resto della regione.
frapir