settembre 26, 2005

Che DHS ci protegga

Questo è il modo in cui si presentava il 25 settembre (per capirci in piena emergenza per l'uragano Rita) il sito della DHS, il dipartimento della "Homeland Security", quello che nelle intenzioni dovrebbe proteggere gli Usa dal terrorismo, dal cyber terrorismo, dai disastri naturali e anche dagli immigrati illegali. Molto si è detto sulla scarsa efficenza dei soccorsi e in generale dell'azione pubblica mostrata da uno stato ricco, ma con una sempre più scarsa considerazione per i beni collettivi. Ma la critica si è appuntata sulla Fema, la protezione civile, non sulla DHS, potente e iperfinanziata. Questi sono i rischi cui si espone chi vuole siti dinamici e affidati completamente a complicati database.
Le conclusioni sono due, una fessa e generale e una amara e locale:
1) chi ci protegge dai protettori?
2) fin quando al centro dell'impero si tollerano questi livelli di servizio, perchè sbatterci per i nostri penosi affanni sul web (leggi siti universitari, di enti locali ecc.)?

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