dicembre 08, 2007
La tua voce, la tua tribù, la tua sorella
Spese molte parole (brutte) e ancora più pensieri negli ultimi giorni a proposito delle politiche di marketing del cosiddetto "gestore incumbent" della telefonia mobile.
Sembrerebbero malvagi pescecani che affamano stuoli di lavoratori sottopagati e li danno in pasto a clienti trattati come subumani.
Sembrerebbero, invece sono solo spiritosi.Con la promessa di una nuova e più capiente sim, mi hanno fatto girare 4 negozi, parlare con almeno otto persone diverse, negato di averle (poi invece uscivano), fatto ricopiare a mano la rubrica (la cosa più spassosa), intimato l'esibizione del codice fiscale in originale. Alla fine di ogni volta mi veniva mostrato con aria sconsolata, ma soddisfatta, un monitor con un bel "errore di sistema". Vede?
Qualcuno ha un cugino incumbent che mi accompagni?
Astenersi quelli che "i mercati sono conversazioni".
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5 commenti:
mi perdoni, e.r., ma perchè non abbandona la incumbent?
Intendiamoci, sono superconservatrice anche io, e mi secca cambiare gestori, ma lei mi pare peggio di me.
Sicuramente.
Ma oltre il conservatorismo c'è la tigna di chi non si rassegna a un mondo di marketing fasullo e un po' stupido. Un mondo in cui non si premia la fedeltà, ma chi tradisce l'altro gestore. E nel frattempo ti svenano con tariffe sempre più oscure e servizi inesistenti.
Leggersi il rapporto Censis e anche le considerazioni di Manteblog, qui:
http://www.mantellini.it/2007_12_01_archivio.htm#2128747701949283125
sarà fatto, ma solo dopo avere finito i descrittori di Dublino...
(nella notte, tempo, cmq entro domani, che c'è il gran consiglio, quello della mia filiale, della ditta)
:) (ma in realtà :((( )
temo (non tempo)...
ma c'è un senso nel lapis
1. Backup totale ed eventuale deviazione su altro numero telefonico
2. Sottoporre la SIM ad uno "stress test", magari avvicinandola ad una bella calamita
3. Presentarsi in un centro TIM chiedendo la sostituzione.
4. In caso di noie, fare presente di essere iscritto ad associazione dei consumatori, e magari di essere anche parente di previti (argh).
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