Una delle regole dei blog è che bisogna scriverli. Curarli, fare giardinaggio. Se no, puzzano, vanno buttati. Che faccio, mi butto? Il fatto è che sono mooolto impegnato e quindi mi si è svuotata la mente. O forse mi si è svuotato l'interesse. La crisi del blogger è una fase tipica della sua dinamica evolutiva. Come tutte le crisi è sintomo di un cambiamento o della sua necessità. Quello che è cambiato per me è che non vedo più i patatoni/patatesse dei miei studenti che mi stimolavano la fantasia, oltre che l'ego. Per un buon mese mi sono bloggato, ma forse adesso ci sono delle novità che vanno segnalate e che valgono la pena. Piccole cose, per carità...
A presto
4 commenti:
finalmente!....piano piano riuscirà a "sbloggarsi"!...
Come cura alla temporanea aridità mentale consiglio di interagire maggiormente con coloro che commentano.
Sennò si rischia di ragionare a senso unico e di perdere una parte degli stimoli.
Se "Il cordiale" avesse la grazia di vedersi i post più recenti potrebbe riceversi i pubblici complimenti che gli avevo già fatto. Cordialmente.
Non se la prenda.
Il mio voleva essere solo un suggerimento. Beninteso che il suo blog, che apprezzo, lo leggo con molta attenzione.
E perciò, cercando di mantenere il basso profilo, la ringrazio della citazione.
Continui ad interagire...
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