Dal Corriere della Sera (o da Repubblica e molti altri):
Bill Gates appare fiero nel presentare il sistema operativo Longhorn, l’ultimo prodotto di casa Microsoft. Lo spiega e lo racconta con devozione e orgoglio, aggiungendo che secondo lui è il migliore, il più innovativo e il più sicuro. Si chiamerà Longhorn e nella versione definitiva sarà disponibile dal dicembre 2006.
Non si capisce subito, ma è una delle migliori battute del secolo: "con devozione e orgoglio" "nel dicembre 2006"! cioè fra due anni. E sono almeno due anni che zio Bill ripete l'annuncio. Insomma il presidente della Fininvest è un dilettante.In più questo software, per il quale Bill racconta di avere investito più della missione Nasa sulla luna, minaccia di raccontare i fatti nostri a chiunque, come racconta Paolo Attivissimo, un attento osservatore di queste cose.
La cosa più inquietante è che queste panzane sono rifilate solo alla stampa italiana e in coincidenza del lancio (vero) del nuovo Mac Os cui Longhorn si "ispira". In Usa gli articoli su Microsoft parlano di cose più serie: i suoi profitti sono raddoppiati, ma la crescita è stata inferiore a quanto preventivato. E questo tipo di inaffidabilità è ritenuta più grave.
Ma Bill assume solo ingegneri incompetenti? Non è pensabile, la questione pare che abbia a che fare con la natura profondamente malata di Win e con il tentativo ripetuto di mettere pezze che mantenessero in vita Windows il sistema operativo più diffuso e più inefficiente, ma anche quello che nello stesso tempo rappresenta il latifondo materiale e culturale da cui MS estrae le sue rendite
Domani annuncerò commosso la mia designazione per il Nobel del 2015.
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