Gilberto Gil è un grande e fantastico musicista brasiliano, da alcuni anni è il ministro della cultura nel governo del presidente Lula.
Qui affianco lo vedete alla chitarra, quello alle percussioni è Kofi Annan.
Se lo volete anche sentire, trovate tutta la sua discografia sul suo sito: testi e musica.
Pur non essendo un ingegnere, un informatico, o forse proprio per questo, Gil è ormai internazionalmente noto come un grande innovatore, l'uomo che sta permettendo al Brasile di occupare un ruolo di sempre maggiore evidenza sulla scena digitale mondiale.
Il nostro ministro (nel senso che sta dalla nostra parte), ha rilasciato una bella intervista al Guardian, che lo definisce il "Ministro della controcultura". Gil spiega come in Brasile la questione della proprietà intellettuale sia un tema che riguarda insieme il file-sharing di musica, i farmaci per la cura dell'aids e le colture ogm. Il Brasile fa e ascolta molta musica, ha molti sieropositivi e ha un patrimonio di biodiversità che è stato intensivamente saccheggiato dalle pratiche di brevetto.
L'ultima clamorosa iniziativa del governo brasiliano è stata quella di non utilizzare più Windows sui computer governativi. Non si tratta solo di una mossa propagandistica, ma di un modo per sostenere lo sviluppo di imprese che lavorano su sistemi aperti e l'occupazione in quel settore. Sul download dice: "Il Governo brasiliano e tutto dalla parte della legalità. Ma se la legge non rispecchia più la realtà, la legge deve essere cambiata. Non è una novità. E' il processo di civilizzazione."
Aspettate prima di partire. Il governo di Lula ha un forte calo di immagine per la corruzione, il taglio illegale di legno sta facendo scomparire la foresta amazzonica e ha prosciugato il Rio delle Amazzoni, insomma anche nell'altro emisfero ci sono un paio di problemi. Ma certo piacerebbe anche a me avere per una volta un ministro della cultura che abbia l'onestà intellettuale di Gilberto Gil.
Questo post aspettava in bozza dal 16 ottobre, grazie per la pazienza.
Nessun commento:
Posta un commento